sabato 25 aprile 2009

25 aprile: una riflessione sulla politica


Oggi si festeggia la liberazione dell'Italia dall'oppressione della dittatura. Noi, che ci siamo per la prima volta affacciati alla politica, con occhi spaesati guardiamo increduli al panorama che si presenta. Un clima di penosi complotti e colpi bassi di ogni sorta, come se l'elezione della nuova amministrazione di un paesino di poco più di 9.000 abitanti fosse il più ambito dei premi, come se, pur di vincere, ogni cosa fosse concessa. Noi che siamo persone normali, per lo più ragazzi, effettivamente nuovi a quest'avventura, ci sentiamo spaesati e talvolta scoraggiati. Abbiamo visto in questo mese che ancora vede le elezioni lontane cosa che non avremmo potuto immaginare prima: menzogne, minacce, trame, partiti che usano il loro potere sui mezzi di informazione per denigrare l'avversario politico colpendolo senza ritegno sul piano personale e usando l'anonimato per nascondersi (quando in realtà si sa benissimo di chi è il giornale). Ecco..dopo aver visto questo, ci sentiamo da un lato nauseati e abbiamo voglia di tornare ai nostri piacevoli passatempi, lontano da tutto ciò che è politica, dall'altro lato ci sentiamo in dovere di continuare. Vi assicuro non è facile, ma non è bello vedere gente (soprattutto di età matura) comportarsi in questo modo, non è bello pensare che queste persone amministrano la nostra cosa comune, non è bello non poter credere che l'Italia voglia e possa cambiare. Ora dobbiamo liberarci da un'oppressione più grande: la prassi all'impossessarsi di ciò che è comune per i propri tornaconti personali. Sarà utopistico, ma vogliamo l'onestà e la trasparenza, vogliamo cultura e informazione vera.
Perchè non è solo la fame che uccide un paese!

1 commento:

  1. "...Perchè non è solo la fame che uccide un paese!"
    Sono tante cose ad uccidere un paese, tra queste la disinformazione, l'essere disinteressati, il vittimismo, ecc... Dobbiamo toglierci dalla testa la convinzione che le cose non possano cambiare! DEVONO cambiare! Devono cambiare grazie al contributo di TUTTI... Tutti i cittadini nel loro piccolo possono dare un contributo... Non pensiamo che sia la politica a cambiare il mondo: le piccole e le grandi "rivoluzioni" sono sempre partite dal "basso", dai cittadini!

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